Esperimenti con la narrazione Teach article

Tradotto da: Claudia Savini. I racconti popolari possono essere un ottimo metodo per introdurre in modo pratico la scienza nella scuola primaria.

All’inizio di quest’anno ho realizzato laboratori per bambini (di età compresa tra 7 e 10 anni) ed i loro genitori per fare attività pratiche legate a una storia culturale o ad un racconto popolare. In molte scuole elementari del Regno Unito ci sono studenti provenienti da molti ambienti diversi, con ben 25 lingue parlate in alcune scuole. Nonostante le loro differenze, però, tutti godono di una buona storia. Non solo alcune di queste storie trovano il favore di persone di culture diverse, ma hanno anche promosso buoni valori contenendo un po’ di scienza.

Anche se queste attività sono state originariamente sviluppate per i bambini ed i loro genitori, usano attrezzature economiche e facilmente accessibili e possono essere ripetute senza sforzo in classe. Qui, descrivo le attività che presentano aspetti molto diversi della scienza, ma tutte possono essere introdotte con un racconto popolare.

Fare il burro: le due rane

making butter
Puoi addirittura assaggiare il
risultato del tuo esperimento

Immagine gentilmente
concessa da Sai Pathmanathan

La prima attività, fare il burro, si basa su un racconto popolare Russo.

C’era una volta una rana grande ed una piccola. Un giorno andarono in viaggio e si ritrovarono in una fattoria. Mentre saltellavano in giro, saltarono accidentalmente in un secchio enorme ripieno di panna. I lati del secchio erano troppo alti e scivolosi per loro per poterne uscire fuori.

La piccola rana disse che bisognava continuare a muoversi per restare a galla fino a quando qualcuno sarebbe arrivato a salvarle, ma la grande rana disse che era troppo stanca per nuotare e cominciò lentamente ad affondare. La piccola rana incitò la grande rana a continuare e mentre si muovevano, la panna iniziò a trasformarsi in burro. Ben presto ci fu un enorme pezzo di burro che galleggiava sulla superficie. Le rane salirono su di esso, e furono in grado di saltare fuori dal secchio e prendere la via di casa.

Materiale

Per ogni partecipante:

  • Piccolo bicchiere di plastica monouso, oppure un piccolo contenitore trasparente con una stretta apertura
  • Cucchiaio di plastica
  • Pellicola trasparente (10 cm x 10 cm)
  • Palloncino

Per ogni classe:

  • Forbici
  • 300–600 ml di doppia panna (minimo 48% di grassi del latte)
  • Opzionale: crackers o pane (attività commestibili sono sempre memorabili!)

Procedimento

  1. Tagliare il collo del palloncino.
  2. Versare circa 1 cm di panna nel contenitore. (Più se ne usa, più a lungo l’esperimento durerà.)
  3. Inserire la pellicola sopra la bocca del contenitore, e allungare la parte superiore del palloncino sopra la parte superiore per evitare perdite.
  4. Agitare! Non dovrebbe richiedere più di 15 minuti per trasformare la panna in burro. Dopo 5 minuti, si dovrebbe vedere che lo spessore e il colore cominciano a cambiare: da panna sottile a panna spessa, poi ad un giallo solido. Si sente un rumore secco appena una pallina di burro si forma.
  5. Rimuovere il pallone e la pellicola. Ci dovrebbe essere un pezzo di burro che galleggia nel latticello bianco e fluido.
  6. Opzionale: con il cucchiaio di plastica, spalmare una piccola quantità di burro su un cracker o un pezzo di pane a piacere. (Si prega di verificare le normative locali per vedere se questo è permesso.)

Cosa accade?

La panna è un’emulsione: minuscole goccioline (in questo caso, di grasso) sospese in un altro liquido (per lo più acqua, ma anche proteine, zuccheri e minerali come calcio). Il processo di agitare la panna (zangolatura) fa sbattere le goccioline. Se si colpiscono reciprocamente con forza sufficiente, si attaccano l’una all’altra. Il grumo diventa più grande con l´aggiungersi di nuove goccioline.

Ad esempio, si potrebbe chiedere agli alunni:

  • Da dove viene la panna?
  • Cosa contiene la panna? In cosa differisce dal latte?
  • E’ necessario utilizzare la doppia panna in questo esperimento? Si potrebbe usare la panna semplice o addirittura il latte? Perchè/ perchè no?
  • Se il grasso è ora nel burro, cosa resta nel latticello?
  • La morale della storia si adatta bene anche con l’attività. Come le rane, i bambini hanno bisogno di lavorare duro e non mollare!

Vulcani in eruzione: Pele, la dea del fuoco e dei vulcani

Sulla base di una leggenda hawaiana, questa attività mima l’azione dei vulcani.

Un giorno, la dea del mare Namaka era arrabbiata con sua sorella Pele, la dea del fuoco. Quindi, i loro genitori, Madre Terra e Padre Cielo, inviarono Pele ed i suoi altri fratelli e sorelle fuori in una canoa per trovare un posto sicuro dove nascondersi da Namaka. Sbarcarono su un’isola e Pele iniziò a costruire una casa per loro, usando il suo bastone da scavo per fare una buca in cui accese poi un fuoco. Il fuoco si levò dalla terra, emettendo fiumi di lava incandescente nell’oceano e spingendo via l’acqua. Appena la lava si raffeddò, si transformò in pietra, formando l’isola di Kauai: una nuova casa per Pele ed i suoi fratelli.

volcano
Immagine gentilmente concessa da oenvoyage; fonte dell’immagine: Flickr

Namaka era ancora arrabbiata, però, e inviò onde enormi ad inondare la fossa e spegnere il fuoco, in modo che Pele ei suoi fratelli dovettero spostarsi di nuovo. Trovarono una nuova isola e ancora una volta, Pele scavò una fossa e accese un fuoco; la lava risultante creò l’isola di O’ahu. Anche in questo caso, Namaka inviò onde a sommergere la nuova casa di Pele. Infine, i fratelli arrivarono sulla Big Island, che era troppo alta per le onde di Namaka per spegnere il fuoco. Gli hawaiani ritengono che Pele è ancora viva nel cratere Kilauea sulla Big Island.

Materiale

Per ogni partecipante:

  • Piccolo blocco di plastilina
  • Matita
  • Ciotola
  • Cucchiaio di plastica

Da condividere:

  • Bicarbonato di sodio (NaHCO3)
  • Aceto (CH3COOH)
  • Opzionale: glitter o paillettes (per fare le scintille di lava)
  • Opzionali: bicchieri di plastica, pipette di plastica da 3 ml (per ripartire l’aceto)

Procedimento

  1. Modellare la plastilina a forma di montagna. Questo è il vulcano.
  2. Utilizzando la punta smussata di una matita, fare un piccolo foro nella parte superiore, profondo quanto basta per contenere un po’ di miscela di lava.
  3. Posizionare il vulcano nella ciotola per evitare eventuali fuoriuscite quando il vulcano ‘erutta’.
  4. Opzionale: mescolare un po’ di bicarbonato di soda con glitter o paillettes, se si desidera che la lava sia brillante.
  5. Mettere una piccola quantità di bicarbonato di sodio (brillante o no) nel foro nel vulcano.
  6. Per far eruttare il vulcano, delicatamente versare (o usare una pipetta di plastica per aggiungere) una piccola quantità di aceto in cima al vulcano.

Cosa accade?

Un vulcano è un’apertura nella crosta terrestre attraverso la quale la roccia fusa (magma), gas e cenere eruttano con molta forza. I gas che escono dai vulcani sono principalmente vapore acqueo e anidride carbonica, ma ci sono anche altri gas pericolosi.

La miscela di lava in attività è principalmente bicarbonato di sodio, un alcale. Quando un acido come l’aceto reagisce con il bicarbonato di sodio, bolle di anidride carbonica vengono rilasciate.

Domande opportune da porre agli alunni potrebbero includere:

  • Che cosa spinge la miscela fuori dal buco nel vostro vulcano?
  • Di cosa credi siano fatte le bolle? Quali altri gas potete menzionare?
  • La miscela è calda? Perché sì/perché no?
  • In che modo ciò che sta accadendo al vostro modello di vulcano è paragonabile con l’azione di un vero e proprio vulcano?

Si potrebbe far circolare della roccia lavica (ad esempio una pietra pomice), che è sorprendentemente leggera. Oppure si potrebbe dire le parole hawaiane per i diversi tipi di lava: Pahoehoe è la lava liscia che raffredda lentamente e si muove lentamente, e A’a è la lava tagliente che raffredda rapidamente e si muove velocemente.

Spostamento dell’acqua: il corvo e la brocca

crow
Nella favola di Esopo, il corvo
intelligente ha usato le pietre
per alzare il livello dell’acqua
nella brocca.

Immagine gentilmente
concessa da John Gerrard
Keulemans; fonte
dell’immagine: Wikimedia
Commons

Sulla base della favola di Esopo del corvo e della brocca, quest`attività indaga lo spostamento dell’acqua.

C’era una volta un corvo molto intelligente. In un giorno caldo, aveva sete e dopo aver volato in giro per molto tempo alla ricerca di acqua, si imbattè in una brocca [una grande brocca] di acqua, ma era quasi vuota. Non riusciva a raggiungere l’acqua, nonostante si sforzasse. Se evesse rovesciato la brocca, l’acqua sarebbe penetrata nel terreno prima che potesse berla.

Il corvo pensò per un momento, poi prese un sasso e lo lasciò cadere nella brocca. Notò che l’acqua si era spostata verso l’alto. Maggiore il numero di pietre fatte cadere nella brocca, maggiore era lo spostamento dell`acqua verso l’alto. Ben presto fu in grado di bere dell’acqua fresca.

Materiale

Per ogni partecipante:

  • Tazza transparente usa e getta
  • Pennarello
  • Acqua

Da condividere:

  • Una selezione di oggetti di piccole dimensioni, ad esempio, pezzi di ghiaccio, sassi, conchiglie e argilla da modellare

Procedimento

  1. Riempire a metà la tazza con acqua, quindi utilizzare il pennarello per disegnare una linea che mostra il livello dell’acqua.
  2. Uno alla volta, inserire una serie di oggetti nella tazza, e osservare cosa accade al livello dell’acqua.

Cosa accade?

Perché l’acqua non può essere compressa, si muove verso l’alto (cioè si è spostata) dello stesso volume di quello dell’oggetto aggiunto. Questo fenomeno può essere usato per determinare il volume di un oggetto irregolare e quindi anche misurare il peso dell’oggetto, la sua densità.

Volume e densità possono essere concetti difficili per i bambini più piccoli, ma gli studenti possono indagare quali oggetti galleggiano e quali affondano, e vedere come il livello dell’acqua sale. Domande idonee da porre agli studenti potrebbero essere:

  • Cosa fa salire il livello dell’acqua?
  • Oggetti di grandi dimensioni fanno salire maggiormente il livello dell’acqua rispetto ad oggetti più piccoli?
  • Che dire di oggetti cavi come conchiglie?
  • Prendere due pezzi di dimensioni simili di plastilina e modellare in forme diverse (ad esempio una palla e una vite). La forma influisce su quanto il livello dell’acqua sale?
  • Che effetto hanno gli oggetti che galleggiano (ad esempio ghiaccio) sul livello dell’acqua?
  • I bambini più grandi potrebbero cercare di trovare modi per misurare il volume dei diversi oggetti.

Ringraziamenti

Queste attività sono state sviluppate con il sostegno del UK’s Biochemical Societyw1.


Web References

  • w1 – UK’s Biochemical Society offre sovvenzioni che supportano le attività di sensibilizzazione scientifica per comunicare l’entusiasmo della bioscienza molecolare per i giovani e la comunità.

Author(s)

Sai Pathmanathan è un consulente di educazione scientifica freelance che scrive e sviluppa risorse educative creative e laboratori di sensibilizzazione. In precedenza ha lavorato come ricercatore presso la Queen Mary, Università di Londra, Regno Unito; una formazione in scienza internazionale informale presso la National Science Foundation, USA; e direttore di Ignition *, un programma con sede nel Regno Unito di approcci creativi per l’apprendimento e l’insegnamento di discipline scientifico-tecnologiche.

Review

L’articolo è interessante e la storia in esso contenuta aiuta l’insegnante ad insegnare la scienza in modo interdisciplinare. Come insegnante, mi piacerebbe attuare tali attività nelle mie lezioni di scienze in quanto sono un ottimo modo per collegare la scienza con lezioni di lingua, e in particolare narrativa. Gli esperimenti sono davvero interessanti per gli alunni della scuola elementare e sono un po’ fuori dal comune per questi bambini.

Christiana Th Nicolaou, Centro di Ricerca Formazione e valutazione, Ministero dell’Istruzione e della Cultura, Cipro

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