Un astronomo in un mondo 3D Inspire article

Tradotto da Claire Debrat. Che cosa hanno in comune l'astronomia e un film? Tutti e due contano Jochen Liske, astonomo e attore, tra i loro protagonisti. Karin Ranero Celius ci porta in un viaggio per l'Osservatorio Paranal, in Cile, e ci racconta dell'ultimo film di Jochen: Das…

Il Dr Jochen Liske
Immagine gentilmente concessa
da Dr Jochen Liske

Mentre cade il buio, una striscia di luce brilla, la Via Lattea, si estende da un lato all’altro dell’orizzonte, e le stelle scintillano sopra un posto dove pochi priviligiati studiano le origini dell’universo: il deserto di Atacama, in Cile.

Jochen Liske è un astronomo dell’ESOw1, spinto dalla sua curiosità, la cui passione è sempre stata quella di scoprire come funziona il mondo circostante. Ha consacrato la sua vita a cercare di scoprirne e spiegarne la natura. “Mi sono sempre interessato di scienza. Capii che era la mia passione scoprire cosa porta il mondo avanti quando le riviste scientifiche popolari cessarono di soddisfare la mia curiosità, lasciandomi sempre una sensazione di troppo poco”.

Jochen, attirato in modo particolare dalle scienze fondamentali della fisica delle particelle e della cosmologia, prosegui con una carriera in fisica, studiando all’Università di Bonn, in Germania, poi ottenendo il suo dottorato alla University of New South Wales, in Australia. “L’astronomia si sviluppa molto rapidamente, è eccitante e motivante vedere le cose accadere ed esserne una piccola parte. In quanto astronomo, viaggio in posti molto esotici e remoti e ho il privilegio di “giocare” con strumenti abbastanza incredibili, di analizzare fotoni che stavano in giro per l’universo da alcuni miliardi di anni e ad un tratto si ritrovano nel “mio” telescopo.

Jochen lavora ora nella squadra scientifica dello European Extremely Large Telescope (E-ELT)w2: “Utilizzo simulazioni sul computer per cercare di determinare fino a che punto questo telescopo ci può permettere di rispondere ad alcune domande scientifiche”.

Ciò nonostante, i suoi obbiettivi principali di ricerca potranno essere raggiunti solo quando il telescopo sarà finito: “Voglio utilizzare l’E-ELT per osservare, da vicino e in tempo reale, l’evoluzione dell’universo, per un periodo di soltanto 20 anni. L’evoluzione dell’universo si conta normalmente in miliardi di anni. Spero di essere in grado di vedere letteralemente come cambia la velocità di espansione dell’universo. Questo significa che devo misurare, in modo estremamente preciso, la velocità alla quale oggetti distanti dalla Terra si allontanano da essa. Siccome un telescopo al suolo molto ampio è necessario, si può fare soltanto coll’E-ELT. Questo ed altri esperimenti eseguiti coll’E-ELT potrebbero darci importanti indizi per capire il fenomeno tuttora inspiegato dell’accelerazione dell’espansione dell’universo, portando così ad una conoscenza più acuta delle leggi fondamentali della natura”.

Una star nel mondo 3D

“Fare l’astronomo richiede di comunicare: uno si ritrova spesso a parlare davanti a platee durante convegni, a scuola e durante eventi aperti al pubblico, quindi non sono molti gli astronomi che hanno paura di parlare in pubblico”, Jochen non è solo un astronomo e un comunicatore, bensì pure un attore di talento. “Ho sempre fatto parte del gruppo teatrale al liceo e ho partecipato ad alcune rappresentazioni. Questo mi ha aiutato nel mio lavoro e per stare davanti alla videocamera”. Le sue capacità di attore sono state uno strumento chiave nel far conoscere la scienza, in un mondo che sarebbe inimaginabile senza la scienza moderna.

Oltre ad essere “Dr J”, l’ospite di due podcasts video popolari, Hubblecastw3 e ESOcastw4, che portano le ultime notizie dal telecopo spaziale Hubble e dall’ESO ad un pubblico ampio, Jochen ha partecipato a vari documentari legati all’astronomia. Dà anche spesso delle interviste nei media, e conferenze pubbliche. La sua partecipazione al progetto E-ELT gli ha però portato la sua apparizione più brillante fino ad ora: in Das Auge 3D (L’occhio 3D)w5.

Con gli occhiali 3D sul naso, il cinema si fonde con il paesaggio arido, e siamo praticamente trasportati a Cerro Paranal, uno dei posti più sperduti del pianeta e sito di uno dei migliori osservatori al mondo, l’Osservatorio Paranalw6.

Raro panorama a 360 gradi dell Southern Sky 
Immagine gentilmente concessa da ESO / HH Heyer

Das Auge 3D, ci dice il suo direttore Nikolai Vialkowitsch, “non è un film sulla scienza, parla di curiosità, di come la curiosità porta alla scienza e la scienza agli strumenti per esplorare le stelle. E’ la storia di uno di questi strumenti: il Very Large Telescope (VLT), delle persone e dell’ambiente dell’Osservatorio Paranal. E’ la storia di un fascino vecchio come il mondo”. Costruire e sfruttare meraviglie technologiche quali il VLT richiedono anni di duro lavoro, soldi e gli sforzi di innumerevoli individui – senza i quali la scienza non potrebbe venire fatta.

Accompagniamo Marcelo, una persona cruciale per il funzionamento di Paranal, nel suo viaggio quotidiano di tre ore per rifornire il complesso del VLT nei ben 27000 litri di acqua senza i quali l’osservatorio non può andare avanti.

Lasciamo il caldo del deserto per essere portati per un tour del sito da levare il fiato. Per un pò siamo dentro i duomi giganti, quasi a toccare gli specchi di 8,2m di diametro dei telescopi.

Poi siamo fuori, sulla piattaforma dei telescopi, dove uno dei telescopi principali viene mosso verso di noi e posizionato per la sua prossima osservazione. Ed eccoci ora sotto la vetta di Cerro Paranal, nel regno blu notte del tunnel sotterraneo del Very Large Telescope Interferometer (VLTI)w7: il mondo di Nicolas Schuhler. Lui è un ingegnere che vive il suo sogno di alunno: lavorare sul VLTI.

Alla fine siamo portati in una zona deserta a circa 30km da Paranal. Jochen si arrampica su una piccola torre in cima ad una montagna nuda e guarda al deserto.

Quindici anni fa, Cerro Paranal,
il sito del VLT, era com’è ancora
oggi Cerro Ventarrones

Immagine gentilmente concessa
da ESO / G Lombardi

Questo è Cerro Ventarrones. Era uno dei possibili siti di costruzione dell’E-ELT prima che Cerro Armazone venisse finalemente scelto. Jochen ci dice che “sono solo questa torre alta cinque o sei metri, un piccolo telescopo ed una stazione meteorologica sparpagliati, quindi è tutto veramente nudo e desertico lassù. Costruire strutture di alta tecnologia quali il VLT o l’E-ELT in un posto tale è davvero un’impresa”.

In Das Auge 3D, Nikolai e Jochen si pongono l’obbiettivo di avvicinare l’astronomia al pubblico e di dargli voglia di saperne di più. Vi siete mai chiesti come sarebbe il mondo se gli umani non fossero stati curiosi e spinti a rispondere alle domande? Jochen pensa che “penseremmo tuttora che la Terra sia il centro dell’universo, ancora non sapremmo perché le mele cadono dagli alberi e ci orienteremmo soltanto con la bussola. Sebbene la ricerca in astronomia non ci possa portare né una cura contro il cancro, né energia pulita e gratis, credo sinceramente che vale la pena farla. E comunicarla”.

Das Auge 3D: la cosa più bello dopo essere realmente a Paranal

In giugno del 2009, una squadra di esperti tedeschi del film 3D della Parallax Raumprojecktion si reca nel deserto dell’Atacama, in Cile, uno dei posti più arido al mondo, dove, sul monte Paranal, si trova il Very Large Telescope dell’ESO. Das Auge 3D è il primo documentario in tre dimenzioni prodotto in Germania. Il film diretto da Nikolai Vialkowitsch e di durata circa 45 minuti, trasporta lo spettatore in uno dei laboratori migliori al mondo. Il film è un progetto speciale per l’Anno Internazionale dell’Astronomiaw8 e ha vinto un premio speciale per le sue immagini al festivalw9 del film Dimension3 2010 in Seine-Saint-Denis, in Francia. Nonostante il fatto di non essere per ora disponibile in DVD, è attualmente proiettato in tedesco nei cinema in Germania ed Austria. La versione inglese sarà tra poco disponibile. Il film è stato comprato dalla National Geographic e sarà presto diffuso in tutto il mondo.

Le scuole interessate possono contattare Stefanie Knoll (email: distribution@raumprojektion.de) per prenotare una proiezione in tedesco in collaborazione con un cinema 3D vicino. E’ anche possibile invitare il direttore o uno degli astronomi del film per interviste. Il sito web del film propone una sezione educativa sui telescopi, al fine di integrare meglio la proiezione nel programma scolastico, oltre alla testimonianza di un insegnante di fisica che racconta la sua esperienza di proiezione del film a scuolaw5.

Ringraziamenti

L’autore vuole ringraziare Parallax Raumprojektion per la loro cooperazione.


Web References

  • w1 – ESO, o European Southern Observatory, è il principale organo intergovernamentale di astronomia in Europa, oltre ad essere l’osservatorio astronomico più produttivo al mondo: www.eso.org
  • w2 – L’E-ELT dell’ESO avrà un diametro di 42m e sarà il più grande occhio rivolto al cielo al mondo. Per ulteriori informazioni: www.eso.org/public/teles-instr/e-elt.html
  • w3 – Hubblecast è un videocast scientifico ed educativo dedicato al telescopo Hubble. E’ scaricabile in vari formati: standard (mov.mpeg, mp4, m4v), HD (alta qualità) e Full HD. Per guardare gli Hubblecast visiti: www.spacetelescope.org/videos/archive/category/hubblecast
  • w4 – ESOcast è una serie di videocasts dedicato a darci le ultime notizie e ricerche dall’ESO, disponibile negli stessi formati degli Hubblecastsw3tranne Full HD. Per guardare gli episodi, visiti: www.eso.org/public/videos/archive/category/esocast
  • w5 –Per ulteriori informazioni su Das Auge 3D (L’occhio 3D), luoghi di proiezione e materiale scolastico, visiti: http://dasauge3d.wordpress.com
  •  w6 – Paranal è un osservatorio astronomico operato dall’ESO, situato sul Cerro Paranal, in Cile, a 2635m di altitudine. Lì si trova anche il Very Large Telescope (VLT), l’osservatorio astronomico nella banda visibile più avanzato al mondo ; è composto da quattro telescopi principali i cui specchi misurano 8,2m di diametro, accanto a quattro telescopi ausiliari mobili di diametro 1,8m. Per maggiori informazioni visiti il sito web dell’ESOw1. Per saperne di più sul VLT, visiti:
  • Pierce-Price D (2006) Running one of the world’s largest telescopes. Science in School 1: 56-60. www.scienceinschool.org/2006/issue1/telescope
  • w7 – Il Very Large Telescope Interferometer (VLTI) combina due o tre dei telescopi VLT, permettendo così agli astronomi di vedere dettagli fino a 25 volte più fini di quanto sia possibile con un solo telescopo. Per saperne di più sul VLT e sull’interferometria, cerchi sul sito web dell’ESO (www.eso.org) o usi direttamente i collegamenti http://tinyurl.com/35we9qg e http://tinyurl.com/38ov7s4
  • w8 – Per una serie di documenti educativi attorno all’Anno Internazionale dell’Astronomia:
  • Starr C, Harwood C (2009) Education resources for the International Year of Astronomy. Science in School 13www.scienceinschool.org/2009/issue13/iya
  • w9 – Per saperne di più sul film festival Dimension3, visiti: www.dimension3-expo.com/uk/festival.php

Institutions

Author(s)

Karin Ranero Celius è laureata in fisica e psicologia, ed ha una laurea specialistica in museologia. Educare gli altri alle meraviglie della scienza è la sua passione che l’ha spinta a diventare comunicatrice scientifica.Si è dedicata sopratutto alla volgarizzazione e all’educazione, prima all’ Instituto de Astrofísica de Canarias, in Spagna, poi all’ESO a Monaco, in Germania, ora all’European Molecular Biology Laboratory in Heidelberg, Germania.

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