Traduzione di: Anna Oddone.
Per il suo basso contenuto alcolico, la ginger ‘beer’ è una bibita molto popolare tra i ragazzi della Gran Bretagna. Dean Madden del National centre for Biotechnology Education all'Università di Reading (UK), ci rivela la sua ricetta della 'ginger beer' per illustrare i principi della fermentazione, dell'igiene alimentare e della biochimica della respirazione.
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I predecessori delle moderne bibite gasate erano in genere preparati in casa. Alla fine del 19 secolo, erano chiamate 'small beers' (letteralmente 'birre piccole') alcune bevande a contenuto alcolico molto ridotto. Queste erano più 'sicure' dell'acqua, che era invece spesso contaminata.
La 'ginger beer' nasce nel 1700 in Inghilterra e viene poi esportata nel mondo intero. La preparazione della 'ginger beer' richiedeva l'uso di contenitori di terracotta particolarmente robusti e sigillati con uno smalto speciale (inventato in Inghilterra e noto come 'Bristol glaze') che manteneva la pressione all'interno del contenitore. Nonostante le British Excise Regulations del 1855 imponessero che la 'ginger beer' non contenesse più del 2% di alcol, in genere essa conteneva molto meno alcol del limite previsto… ragione per cui diventò molto popolare tra i bambini. Agli inizi del ventesimo secolo, la 'ginger beer' era prodotta e venduta in quasi tutte le città del Regno Unito. La birra si poteva anche acquistare dai venditori ambulanti, che usavano una 'macchina da birra', ovvero un elaborato congegno (simile ad un piano verticale) dotato di pompe azionate tramite maniglie, che veniva trasportato per la città da un pony.
Nel 1935 nel Regno Unito c'erano più di 3000 produttori di 'ginger beer'. Tuttavia, oggi la 'ginger beer' è spesso prodotta con aromi artificiali e tramite aggiunta d'anidride carbonica. In Inghilterra solo un'azienda produce ancora tramite fermentazione alcolica la 'ginger beer' tradizionale.
Ci sono molte ricette per la 'ginger beer'. Gli ingredienti principali sono zenzero, limone, zucchero e lievito. La 'ginger beer' originale è prodotta con radici di zenzero (Zingiber officinale), spesso con l'aggiunta di altri aromi quali ginepro (Juniperus communis), liquirizia (Glycyrrhiza glabra) o peperoncino (Capsicum annuum) – per dare quel tocco 'extra'. L'achillea (Achillea millefolium) è talvolta usata per impedire la crescita di batteri (così come veniva usata per la birra tradizionale, prima dell'introduzione del luppolo). Nella versione giamaicana della 'ginger beer' il succo di limone è talvolta sostituito con succo di limetta (o lime, Citrus aurantifolia).
La ricetta seguente è per un litro di 'ginger beer'. Può essere modificata: per esempio alcuni sostengono che lo zenzero dovrebbe essere grattugiato invece che affettato e schiacciato; altri ancora raccomandano di bollire il tutto prima di aggiungere il lievito, per estrarre meglio l'aroma degli ingredienti.
Composto |
Fonte |
Forza relativa |
---|---|---|
Piperina | Pepe nero | 1 |
Gingerolo |
Zenzero fresco |
1.8 |
Shogaolo |
Zenzero essiccato |
1.5 |
Gingerone | Zenzero cotto | 0.5 |
Capsaicina |
Peperoncino |
150-300 |
* Non c'è bisogno di usare acqua bollente per sciacquare le bottiglie. La sterilizzazione serve ad eliminare la maggior parte dei batteri rimasti nelle bottiglie usate. L'acqua di rubinetto usata per risciacquare le bottiglie non dovrebbe introdurre contaminazioni batteriche e, anche nel caso che ciò avvenisse, i batteri saranno rapidamente sopraffatti dalle cellule di lievito, presenti in maggiori quantità. Inoltre, il pH acido del liquido (dovuto alla presenza del succo di limone) impedirà la proliferazione di batteri (ma non quella delle cellule di lievito).
Non usate MAI bottiglie di vetro, in quanto il gas prodotto dalla fermentazione può farle esplodere. Questa bevanda va preparata in bottiglie di plastica e in seguito conservata in frigo e consumata entro sei giorni. Il tempo di fermentazione relativamente breve e la refrigerazione assicurano che il contenuto alcolico rimanga basso.
Tenete conto che alcuni gruppi religiosi sono contrari al consumo di bevande ottenute per fermentazione (anche se con basso contenuto alcolico). Gli studenti potrebbero allora prendere parte all'attività tuttavia senza bere la 'ginger beer' prodotta. Gli insegnanti dovrebbero prestare attenzione a questo tipo di problemi.
Ci vogliono circa 90 minuti per preparare la bibita, inclusi 60 minuti di raffreddamento. La fermentazione iniziale richiede 24 ore, seguita poi da 48 ore di fermentazione nelle bottiglie. Volendo, le bottiglie possono essere sterilizzate in anticipo.
Ulteriori esperimenti
Questo procedimento può essere il punto di partenza per altri esperimenti, di natura più tecnologica. Per esempio:
Tutti gli ingredienti necessari per preparare la 'ginger beer' si possono trovare nei supermercati o nei negozi che vendono prodotti per fabbricare vino.
Tenete conto, tuttavia, che tradizionalmente la 'ginger beer' non era preparata con lievito puro, ma con un misto di colture di lactobacilli e lieviti, che viene chiamato 'ginger beer plant' (la 'madre' della birra allo zenzero) o 'coltura Beeswine'. Questa coltura mista è simile al kefir e può essere conservata e trasferita ad altri che vogliano preparare la 'ginger beer'.
La 'ginger beer plant' è descritta in:
Ward HM (1892) The ginger beer plant and the organisms composing it. Philosophical Transactions of the Royal Society of London. B 183: 125–197
Secondo la National Collection of Yeast Cultures britannica (www.ncyc.co.uk/beeswine.php), l'unica fonte commerciale sicura di questa coltura in Europa è quella proveniente dalla Germania, DSMZ. Esistono prezzi speciali per l'uso a scopo educativo di questa coltura, DSMZ No. 2484 (www.dsmz.de/microorganisms/html/strains/strain.dsm002484.html).