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16-19
Issue 4
 -  23/08/2007

Il Terzo Uomo della Doppia Elica, Di Maurice Wilkins

Friedlinde Krotscheck

Traduzione di Viviana Triaca.

Nel suo libro autobiografico, Maurice Wilkins presenta la cronistoria della scoperta della struttura del DNA, datata 1953. Quale protagonista de Il Terzo Uomo della Doppia Elica (The Third Man of the Double Helix), Wilkins è nella posizione adatta a descrivere l’articolato retroscena scientifico e le figure coinvolte nella stessa scoperta che, nel 1962, farà guadagnare a lui, al borsista Francis Crick e a James Watson il premio Nobel per la Fisiologia e la Medicina.

Trattandosi di un’autobiografia, Wilkins si pone al centro della storia mettendo in risalto il suo personale punto di vista. Infastidito dall’idea che Rosalind Franklin non avesse ricevuto il meritato prestigio per il suo contributo alla scoperta, nella prefazione testualmente scrive: “questo libro è in qualche modo il mio tentativo di rispondere a tali domande e di raccontare la mia parte della storia”. E questo è esattamente quello che Wilkins fa, offrendo la sua versione dei fatti, e descrivendo i suoi errori d’analisi e quelli di altri, che per decenni si erano interrogati sulle modalità con cui l’informazione genetica è copiata dalla cellula.

Il titolo rievoca un’eccitante storia poliziesca, ma l’incipit del racconto soffre del passo lento dell’autore che riporta al lettore, per intero, il proprio albero genealogico. E’ necessaria un  po’ di pazienza per non saltare a piè pari l’intero primo capitolo. 

Nel secondo capitolo Wilkins inizia a descrivere la sua educazione scientifica, riportando diligentemente la sua storia affinché chi legge comprenda perché lavorò per qualche tempo allo sviluppo della bomba atomica a Berkeley, in California, all’inizio degli anni 40. E, infine, l’autore descrive il gruppo di ricerca del Professor Randall al King’s College a Londra, soprannominato il “Circo di Randall”. Da questo momento in poi Il terzo uomo si trasforma e si fa avvincente.

Il libro si chiude con l’elementare conclusione che se Wilkins e Franklin avessero avuto più spirito di squadra, avrebbero trovato la soluzione alla struttura del DNA con ampio anticipo.

L’evento storico costituisce un esempio eccellente di come ci sia bisogno di gruppi di studio politematici, di scambi interdisciplinari e di cooperazione. Con l’attuale competizione per i fondi scientifici di ricerca, è persino più difficile lavorare altruisticamente per il bene comune. Il messaggio di Wilkins è quello di mettere idealmente al primo posto l’avanzamento del sapere e in secondo piano le ambizioni personali. Gli studenti dovrebbero imparare a lavorare in gruppo in maniera cooperativa, aumentare la conoscenza personale tramite lo scambio d’informazioni e tener conto delle opinioni altrui. Il criticismo creativo apre alla discussione e questa a sua volta aiuta a trovare la soluzione.

Il Terzo Uomo della Doppia Elica potrebbe interessare alle insegnanti e agli studenti di biologia delle scuole superiori. In ogni caso, per avere una visione completa di questa pietra miliare nella storia delle scoperte scientifiche, sarebbe opportuno leggere anche il libro di Jim Watson intitolato La scoperta della Doppia Elica  e  Rosalind Franklin di Brenda Maddox.

Le tre opere sono di particolare rilevanza storica per i quei giovani docenti universitari che non sono stati testimoni di questa tappa del progresso scientifico.

Dettagli

Editore: Oxford University Press
Anno di pubblicazione: 2005
ISBN: 9780192806673

 

CC-BY-NC-ND
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